venerdì 4 aprile 2014

LE SCARPE DA FUGA



























Parto per 3 giorni.
Dove sono le scarpe da fuga?

Solo una balenga come me può anticipare mentalmente tutte le emergenze e infatti - per questo - i familiari amano schernirmi senza pudore.
Fatto sta che i compagni di viaggio vengono prima o poi adoremus come a Betlemme:
«Hai per caso un cachet? ...cerottino? ...elastico? ...filo?»

Equipaggiamento indispensabile valido per ogni tratta:
Sketchbook
Micro-set emergenze
Scarpe da fuga

Non potrei mai partire con un tacco 10, ma neanche con un tacco 6. Metti il caso di uno sfollamento di emergenza, un incendio, uno tsunami. Non che mi importi un fico secco della morte violenta (già preventivata ovviamente da statistica), ma pensa il fastidio di trovarsi in mezzo alla fiumana e ti si sfila una decolletée! Non puoi abbassarti a cercarla, ti perdi tutto lo spettacolo e magari è proprio lo scoop-reportage che aspettavi da una vita.
Alcuni potrebbero avere la tentazione di definirmi un uccellaccio, ma non comprendono la tranquillità di aver preventivato (quasi) tutto. Insomma: quello che potrebbe arrivare di inaspettato a questo punto fa parte dell'entropia naturale delle cose, quindi è un avvenimento eccezionale che merita di essere vissuto pienamente, tanto ho la coscienza a posto.
Infatti di solito parto con un micro-trolley per la sopravvivenza che pesa soli quattro chili e mi godo veramente tutto il viaggio; in fondo, l'unica cosa veramente indispensabile è una penna e uno spazzolino da denti.

Qualche foto del mio weekend in Sicilia ♥ nel link qui sotto: http://statecomodi-viaggi.blogspot.it/2014_03_30_archive.html