lunedì 2 dicembre 2013

JE T'AIME MOI NON PLUS

Che bello quando si parla di rappresentare il nuovo che avanza! Poi però appare allo schermo Gianni Cuperlo e mi affiora subito una patologia geriatrica. Per carità, niente da dire sulla persona: elegante, intelligente, modello tradizionale di leadership PD perfetto per muoversi tra gli organismi interni. Ma spento.
Dopo il confronto con Renzi e Civati si è anche un po' lamentato delle scomodità, perché il "trespolo" sul quale li avevano appollaiati quelli di "CieloTv" non era confortevole. Chissà perché mi sono venuti in mente alcuni votanti del PD, operai che per recuperare la paga si arrampicano sopra le gru e ci restano per giorni, mesi, di solito in gennaio.
La parlata sembra quella di Bertinotti, edotto e un po' radical-chic con aspirazioni neo-proletarie, l'atteggiamento invece è molto dalemiano. Cuperlo infatti, sembra il depositario dei valori della sinistra vera. Ma non mi fregano, perché la sinistra vera la conosco bene, anzi me la porto dietro sotto forma epigenetica da generazioni. Conosco i suoi pregi e le sue giustificazioni, compresi gli scheletri nell'armadio.

Poi c'è anche la sinistra putativa, quella emergente di Renzi, maremma buhaiola.
Matteo l'ho votato alle scorse primarie, tra i commenti di chi lo definiva un bamboccio ex DC, e chi invece da destra avrebbe trasmigrato volentieri in un PD rappresentato da lui. Questo naturalmente costituiva la prova della sua impurezza. (Che io sappia, solo la sinistra può temere la contaminazione infettiva dei voti provenienti dall'area opposta).
Non è che io sia particolarmente sensibile alle fascinazioni dei leader carismatici e per quel tipo di malìa, bandierine, magliette, colori, téssere e fazioni. Infatti non è l'allure dell'uomo-Renzi che mi ha colpito, ho solo intravisto la possibilità di uscire da questa politica.
Tra un Bersani vaporizzato in corso d'opera che si guardava la punta delle scarpe sostenendo Dobbiamo trovare una soluzione per il lavoro che non c'è, e un Grillo oramai del levitico che urlava ai suoi coetanei Siete vecchi è spuntato questo trentottenne che di mestiere fa il sindaco, a dire: 'Vogliamo cercare il pelo nell'uovo o cominciamo a fare qualcosa adesso?'
Impensabile da mandar giù per la sinistra ideologica, lui con quello stile sfacciatamente americano. Ma per chi si aspettava un passaggio di consegne tra un apparato che parla solo a se stesso
e chi pensa invece che le buone idee parlano a tutti, ha rappresentato l'ultima spiaggia. E poi nell'aria risuonava ancora l'anatema lanciato da Moretti a Piazza Navona, nel 2002: "Con questi dirigenti non vinceremo mai".

Chi ha detto che è una cosa semplice? Non è una cosa semplice, il nuovo che entra fa paura, peggio del cavallo di Troia. Non è da tutti scendere a compromessi e perorare cause impopolari e decisive. C'è un alto rischio di sporcarsi. 

Non è neppure facile per la sinistra metterla in termini di "felicità" "bellezza" "produttività" (quella è roba di destra, nemica dell'etica). Resta poi il fatto che a sinistra si preferisce perdere; stare all'opposizione è più semplice che scendere a patti col nemico. 
In questo modo si brucia la generazione in grado di produrre nuove idee e un linguaggio diverso, l'unica che abbia il coraggio di rischiare. Perdita dei diritti acquisiti, rottamazioni, taglio dei rami secchi? Che sia! L'ideologia dovrebbe allinearsi alla realtà, prevedendo la possibilità di un piano "B" qualora il piano "A" non dovesse funzionare, senza che la negoziazione con le altre forze politiche corrisponda per forza a una svendita dei principî.
Omnia mutantur, chi ha avuto la propria occasione ha fallito, trovino qualcos'altro da fare. C'è bisogno di persone dinamiche sulle quali investire, meglio ancora se donne, (certe donne di casa tipo mia nonna, che con un semplice pugno di farina trovava il modo di venir fuori da ogni guazzabuglio economico-amministrativo). Ma soprattutto sarebbe utile un turn over costante alle camere e al governo: la politica non è un mestiere a tempo indeterminato. 


Altri miei post sul tema: 
PD in cenere per AUTOCOMBUSTIONE.