venerdì 14 agosto 2015

L'ORA DI DIO


























Mentre stiamo gustando la nostra pizza al Lido, Giorgio si ferma, alza gli occhi e mi fa: «Ma ti chiedi mai se tutto questo ha un senso?» 
Ha percepito più distintamente il chiacchiericcio intorno a noi, la folla seduta ai tavoli, intenta a discutere di mille argomenti diversi mentre aspetta le pizze sgranocchiando grissini.
«Sì, mi rendo conto di questo, almeno 23 ore su 24».

Ti sei mai alzato nel cuore della notte - gli faccio - prova a svegliarti alle quattro e mezza e spalanca la finestra. Il cielo ha striature cobalto che graffiano il nero, le stelle a quell'ora spiccano come diamanti. Tutto è immerso nel più assoluto silenzio. Io la chiamo "l'ora di Dio". E' l'ora delle domande, e qualche volta anche delle risposte.
Sentirai, un quarto d'ora dopo, gli uccelli cantare chiassosamente, tutti insieme, come se fossero lampadine dell'albero di Natale e qualcuno li avesse accesi, collegandoli alla presa della corrente. 


Ma l'ora di Dio finisce lì, e subito il mondo timbra il cartellino del giorno che viene.

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