martedì 21 gennaio 2014

MOLLA TUTTO E VAI



























C'è uno stallo, un tempo morto che porta alla realizzazione di un progetto. Io me lo vedo come una molla del vecchio letto di mia nonna, ci ho perfino fatto la tesina della maturità sulla molla del letto di mia nonna, ed è venuta pure bene, con applauso finale. 
Non vi dico la gestazione dell'opera quanto mi è costata. 
In fogli 50x70 e 29,7x42 e 21x29,7 che ho tracciato, abbozzato, ritagliato, scocciato (di scotch) e stracciato, prima che scattasse la scintilla. E la scintilla - pensateci! - era la molla del letto di mia nonna.
Giorni di sconforto, frustrazione, illuminazione e di "ma che sto 'a fà sta cazzata". Poi però la genialata arriva, si srotola come un tappeto persiano e tutto torna, si apre lo stargate verso chissadove e ti senti un dio. Funziona così. La creazione non è mai del tutto nostra, c'è il contributo di qualcosa di più potente, un coordinatore assoluto, quello che quando nasci ti affida un compito che è solo tuo.
Me lo immagino come un gigantesco Masterchef: a te affida la farina e il burro, a un altro il latte e le uova, ma non ti dice cosa devi fare. Ed è inutile che ti affanni a realizzare un pollo arrosto o una
crème brûlée se il tuo compito è la crostata, devi capirlo da solo, e forse ci vorrà molto tempo. Ma la tua crostata sarà spettacolare, quanto superlativa sarà la crème brûlée del tuo vicino. Basta saper ascoltare e mettercela tutta.
A questo Masterchef non ho dato un nome o una religione, non ha rappresentanti ne' gerarchie ne' confini ma sta certamente in ogni sostanza, compresa la nostra, che siamo dentro al mixer di terra vento acqua che ci rigenera continuamente in ogni forma.
Vi auguro di corrispondere a voi stessi. 

Se crederete a voi stessi avrete il coraggio di cambiare, accettare e superare ogni limite. Non è necessario correre come Carl Lewis e vincere medaglie, il limite si supera dentro, anche da fermi.
Il limite è quel circuito di molla da percorrere in tondo per un po' prima di accedere al livello superiore. Ti sembra di girare a vuoto e non andare da nessuna parte, in verità stai prendendo tutta la carica per fare il salto che ti porta un po' più su.