martedì 18 marzo 2014

Bye Bye... FB!



























Zac: un taglio netto.

Sono entrata in Facebook cinque anni fa, a ripescare gli amici seminati per le strade del mondo: "Ciao come va? Cosa fai, dove sei finito/a?"
Era molto divertente, pensavo avrebbe accorciato lo spazio tra me e le persone che mi interessavano.
Il tempo di inserire due preferenze ed ecco la piovra con i suoi tentacoli: hai cliccato mi piace sulla foto al mare postata dalla zia Brambilla? 

Beccati una sfilza di soggiorni low-cost sulla Costa del Sol.
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Mano a mano che i contatti crescono, la Home si riempie
di scorie, un rumore di fondo, un brusio costante finto, inutile e vuoto che non smette mai. Sono qui, sono là, sto andando. 

Foto di cani e di gatti, di bagna cauda alle otto di mattina, micro-citazioni di Einstein (per carità nessun commento tecnico, facebook non è mica La corazzata Potëmkin!) catene di immagini pittoriche, impressionisti, dadaisti, clicca mi piace Pellizza da Volpedo! (Puntinismo? Boh, sarà scarlattina...)

Tonnellate di post insignificanti, sguaiate definizioni su tutto, decine, centinaia, migliaia di minuti presenti trasformati in un passato e futuro fatto di nulla. 

Perché mai questo dovrebbe sembrare così interessante?
Per cadere a mia volta nella tentazione di convincere, educare, spiegare? Per alcuni basta anche solo sbirciare i fatti degli altri.

Sembrava di perdere chissà che. 

Alla fine si è risolto tutto in un divorzio breve e senza traumi. L'autentico piacere di vedere un amico/a mantiene intatte le sue antiche strade, il resto è soltanto noia. Dov'è l'uscita?
Bye bye Facebook.